martedì 6 dicembre 2011

È più verde la carta o l'eBook?


Ma alla fine, leggere un ebook è davvero più ecologico che leggere un libro fatto di carta, colla e inchiostro?
Ogni anno si stampano circa un milione di nuovi titoli all’anno, e solo di carta se ne vanno  175 milioni di alberi: ogni sei mesi, se ne va un polmone verde grande come il Gran Paradiso.
Una strage.
Ma l’ebook è meglio per davvero?
Per produrre un iPad servono 130 kg di CO2. L’Ipad 2 è più ecologico e si accontenta di 105 kg; quanto ce ne voglia per produrre un Kindle lo sa il Cielo, e forse anche Jeff Bezos, ma se lo sa non lo dice anche a noi.  Per fare i conti, stiamo a metà tra i due tablet della mela e immaginiamo che per fare un lettore di eBook mediamente si immettano nell’atmosfera 120 kg di anidride carbonica.
Per fare un libro di carta, in media si producono 4 chili di CO2, calcolando una percentuale di carta riciclata tra il 5 e il 10%, che è lo standard dei Paesi più avanzati come gli Stati Uniti, secondo i calcoli del Book IndustryStudy Group.
Solo in termini di produzione, il punto di pareggio tra un lettore eBook e i libri stampati è 30 volumi: dopo 30 libri, per l’ambiente conviene l’eBook.  
Per leggere un libro elettronico si consuma corrente. Per leggere un libro di carta forse no, forse sì; per esempio, se leggiamo a letto con l’abat-jour accesa consumiamo parecchia corrente (in media una lampadina assorbe 25 watt/ora, dieci volte più di un tablet). Se leggiamo alla luce del sole, oppure se sfruttiamo una lampadina che rimarrebbe accesa comunque, l’illuminazione è gratis;  alla grossa, un iPad consuma 2,5 watt all’ora, mentre un ebook reader  che non ha retroilluminazione consuma un terzo in meno.
Assumendo che col nostro mix energetico italiano un kW/h costi all'ambiente 600 grammi di CO2, abbiamo che ogni ora di lettura sul nostro lettore produce tra 1 e 1,5 grammi di CO2; se per leggere un libro in media occorrono 10 ore, la quantità di gas serra prodotta è trascurabile, varia tra 10 e 15 grammi.
Al netto della respirazione, una pianta assorbe 120 mg di CO2  per decimetro quadrato di foglie in una giornata di luce. Per pareggiare i conti energetici e leggere a impatto zero, ci basterà metterci in casa due o tre vasi di gerani o un bel ficus.


Trasporto di libri o trasporto di bit?
Un attento lettore e caro amico mi ha fatto notare che nell'equazione finora manca una incognita importante: "E quanto consumano i server di Amazon?" chiede.
Domanda per nulla banale. Amazon non dichiara il consumo dei suoi server, ma si sa che il datacenter di Amazon è servito da una centrale da 10 megawatt.
Il che non significa che i server abbiano bisogno di tutta quella corrente, è logico che la centrale è sovradimensionata rispetto alle necessità per assorbire i carichi di lavoro di picco, quindi possiamo immaginare che nell'uso medio basti la metà di quell'energia. Ma facciamo il caso peggiore, immaginiamo che il 10 Mw servano tutti. Si tratterebbe di notevole quantità di energia, ma non esagerata: è quanta ne produce una sola (grossa, molto grossa) turbina eolica.
Amazon non tratta solo libri, e ovviamente non tratta solo ebook; di questi (teorici) 10 MW, ipotizziamo che un 40% vadano a coprire gli altri settori merceologici, e ai libri restano 6 MW. Di questi,  il 90% coprirà le necessità del catalogo cartaceo e il 10%, 600 kWsono la quota per gli ebook, che in America appunto prendono il 10% del mercato (indipendentemente dal fatto che Amazon vende più ebook che book, sta di fatto che i libri di carta sono molti di più e questo si riflette sulle risorse macchina necessarie a gestirli).
600 kW è più o meno il fabbisogno di 300 librerie, esattamente quante sono le librerie di Milano (secondo le Pagine Gialle, sono 333). Quindi dal punto di vista energetico, è come se le librerie di Milano bastassero per coprire una buona metà della vendita dei libri non solo in tutta Italia, ma in tutto il mondo.
Resta poi il problema dell'ultimo miglio, il trasporto dei libri fino a casa nostra: è chiaro che Internet richiede energia. Anzi,  la sua "carbon footprint" è notevole, 300 milioni di tonnellate di CO2 all'anno.
Ma è altrettanto ovvio che dell'immenso traffico Web, le nuvole di bit degli ebook sono una frazione trascurabile. E anche senza il conforto della matematica possiamo esser certi che ricevere qualche pagina elettronica via Internet muova molto meno anidride carbonica che andare di persona in libreria, sia che ci si vada in macchina, in tram, in bicicletta o a piedi.Se poi i libri li comperiamo online e ce li facciamo spedire, apriti Cielo: diciamo solo che il camioncino del fattorino (ipotizzando che sia un diesel Euro III) produce 2,5 grammi di CO2. Al chilometro.


Il pareggio? Un libro al mese

In sostanza, la CO2 prodotta dal fatto di leggere un libro elettronico è trascurabile, paragonabile a quella delle lampadine che servono per leggere la carta. E non sposta il punto di pareggio dell’impatto energetico di produzione: 30 libri erano, 30 libri restano. Per la precisione, quanto al libro di carta, assumendo che sulle 10 ore di lettura 9 le passiamo sfruttando la luce del sole o di lampadine comunque accese, e una sola ora la passiamo a letto con la luce del comò accesa, il consumo di energia è esattamente lo stesso del libro elettronico. Se invece leggiamo di più a letto, ecco che la convenienza ambientale si sposta verso l’eBook retroilluminato (per leggere un kindle invece  il discorso non vale, se è buio la luce bisogna accenderla lo stesso, quindi al minimo consumo del lettore dovremo aggiungere anche quello della lampadina).
Alla fine dei conti, tenendo conto che la vita media di un lettore ebook è tre anni (dopo di che ci stuferemo e ne vorremo uno più moderno), se leggiamo almeno un libro al mese l’ambiente ci ringrazierà per essere passati al libro elettronico.
Ma l’ambiente non è solo questione di anidride carbonica: per fare un lettore ebook se ne vanno mezzo chilo di plastica, metallo, sabbia silicea, qualche grammo di rame, e naturalmente acqua ed elettricità.
Per stampare 30 libri, oltre all’acqua e all’energia se ne vanno sette chili e mezzo di carta. 
Che non è vero che è una fonte rinnovabile. Per i libri di carta, ogni anno se ne vanno 130 mila ettari di foreste. E non torneranno mai più.




9 commenti:

  1. per non parlare di quanto inquinano le cartiere. Marzia

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  2. Già.
    Oddio, non so se la Foxconn è tanto meglio, però :(

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  3. Universalizzando il problema, bisognerebbe avere dati su quanti libri legge in media la gente. Probabilmente meno di 12 all'anno, ma indubbiamente chi legge così poco è difficile che spenda soldi per un ebook reader, o magari ha già un tablet per altri motivi. Chi compra un reader di solito è un lettore forte che trae anche vantaggio dal minor costo degli ebook. Quindi il vantaggio ambientale è garantito.

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  4. c'è da aggiungere che chi compra un ebook reader lo sceglie anche perchè ,oltre ad essere un forte lettore ,la maggior parte delle volte legge tomi di lunghezza inaudita. Personalmente non ho (ancora) un ereader e sono una fan dei libri di genere fantasy. L'ultimo di George Martin in edizione cartacea aveva qualcosa come 1000 pagine. Meno male che ho trovato una versione per telefonino (il mio telefono ha un ereader)sennò sai che peso mi toccava portarmi dietro ogni giorno?! Ora vorrei comprarmi il nuovo libro di Stephen King che pure lui ha 500 e passa pagine...Dite che è giunta l'ora di passare all'ereader?? Marzia

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  5. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  6. @MARZIA: Dite che è giunta l'ora di passare all'ereader?
    Secondo me, sì. Leggere Tolkien su carta è roba da culturisti. Molto meglio un bel Galaxy Tab, che è a colori e ti fa vedere bene le illustrazioni :D
    (guarda che bello questo: http://www.amazon.com/Hobbit-Illustrated-J-R-R-Tolkien/dp/0395873460)


    @ SILVIO: Assolutamente hai ragione :D
    Tra l'altro, chi legge un solo libro all'anno farà pure solo 4 kg di CO2 leggendo, ma chissà quanti ne macina a girovagare a vuoto per centri commerciali ;)

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  7. e quanto consumano i server amazon?

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  8. Lo Hobbit è un libercolo in confronto alle dimensioni da enciclopedia britannica dei libri di Martin! Negli USA, dove tra l'altro le librerie sono in gravissime difficoltà proprio a causa degli ereader, avevo visto quello di Barnes & Nobles ,il nook, fighissimo! Marzia

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  9. @ MURIEL: Il datacenter di Amazon è servito da una centrale da 10 megawatt, quanta ne produce una sola (grossa, molto grossa) turbina eolica(http://www.e-cology.it/2010/06/29/una-turbina-eolica-da-10-megawatt/2076).
    Quindi consuma infinitamente meno dei milioni di librerie sparse per il mondo :D
    In particolare, 10 megawatt bastano per 10 mila abitazioni oppure 35 mila librerie... proprio tante quante sono quelle italiane. ma naturalmente il datacenter di Amazon non serve solo l'Italia, serve tutto il mondo

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