lunedì 6 maggio 2013

Scommessa vinta: il DRM non serve a niente

Esattamente un anno fa Tor Books, un'etichetta del gigante dell'editoria Macmillan, specializzata in fantascienza e fantasy, aveva fatto una mossa coraggiosa: aveva eliminato il DRM dai suoi libri.
Un anno dopo, è tempo di bilanci. Il presidente della casa editrice, Tom Doherty, ha commentato soddisfatto che "non c'è stato un'apprezzabile aumento della pirateria". Come diciamo sempre noi di Pennyebook, il Drm non serve a nulla contro i pirati e infastidisce pesantemente i lettori leali.
"Il Drm è un fastidio costante per i lettori" dice il dirigente americano. "Impedisce ai lettori di usare in modo perfettamente legale i libri che hanno acquistato, per esempio spostandoli dal Kindle a un altro tipo di ereader".
Gli autori, anche le macchine da bestseller come Peter F Hamilton e China Miéville, sono stati "incredibilmente collaborativi" nella decisione di togliere il DRM dai loro libri. "Tutti quanti hanno firmato senza esitazione un contratto che lascia grande libertà ai loro lettori".
Non stupisce che Tor continuerà in questa esperienza, definita "molto positiva", e continuerà a pubblicare libri senza DRM.

Per approfondire: l'Urania di Hamilton, autore nemico del DRM (ma l'edizione italiana il DRM ce l'ha)

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